14 cose SEO per Baidu: dalla Cina col furgone
E' passato un po' di tempo da quando ho scritto questo articolo.
Il mondo del digital è sempre in evoluzione e potresti trovare delle informazioni non più aggiornate.
In questo post vorrei raccogliere le 14 cose da sapere per iniziare a prendere confidenza con la SEO e in generale con un’internazionalizzazione della propria presenza on line in Cina. Se per caso qualcuno di voi abbia esperienze dirette in merito o voglia contraddire o discutere qualcuno di questi punti, sarei davvero felice di scambiare qualche impressione.
1) Breve intro al webdesign in Cina
Il web design in Cina per ragioni culturali, è completamente diverso rispetto ai canoni degli occidentali.
La Cina conta un’utenza internet molto vasta, 450 milioni di utenti, metà dei quali al di sotto dei 25 anni, che navigano sul web principalmente alla ricerca di intrattenimento: non a caso la ricerca di musica ed mp3 è una delle funzioni più gettonate di Baidu.
La voglia di intrattenimento ha avuto impatti anche nella progettazione dei siti web: in passato l’aspetto visuale dei siti web era quello più curato e si registrava un profilerare di siti web principalmente fatti in Flash per catturare l’attenzione degli utenti.
Con gli anni però l’utenza internet sta maturando e la sola attrattività della grafica non riesce ad accontentarli e hanno necessità di fruire contenuti utili.
L’uso di pesanti Flash ed in generale la lentezza delle connessioni cinesi impone molto spesso gli utenti una navigazione “multi-tasking” così come si faceva anche qui in Italia qualche anno fa: l’apertura di multiple finestre del browser in attesa del completo caricamento delle pagine è un pattern di navigazione tipico.
Anche la scelta dei colori è importante: i colori sono spesso ricondotti a sensazioni e sentimenti.
Inoltre l'utenza cinese gradisce colori forti e sgargianti in grado di colpire la loro attenzione.
Di seguito alcuni colori e i rispettivi significati:
- Bianco = significa purezza verginità ma anche sfortuna. Viene attribuito alla morte;
- Blu = è il colore dell’acqua e del cielo, del silenzio, della calma, della tranquillità e della spiritualità. Viene attribuito all’immortalità.
- Arancio = è il colore del sole nascente e quindi significa amore e felicità.
- Verde = è il colore della natura, della crescita e della freschezza, quindi della vita. E’ il colore della giada, la pietra del valore. Ma se la moglie indossa un cappello verde, significa che sta tradendo il marito.
- Giallo = è il colore destinato all’imperatore, che sono lui poteva indossare. Quindi significa ricchezza, successo, potere e sacralità.
- Rosso = è il colore del fuoco e viene usato in molte cerimonie come funerali e matrimoni perchè significa energia, passione, potenza, amore, buona fortuna.
L’utilizzo della tastiera per la popolazione cinese è più critico rispetto agli occidentali, digitare caratteri è molto più difficoltoso per gli utenti pertanto chi progetta le pagine dovrà:
- progettare al fine di far cliccare in modo agevole le pagine all’utente (designing for clicks);
- lavorare al fine di attrarre i click senza dover costringere l’utente a leggere, attraverso l’utilizzo di colori adatti ed immagini attrattive per ogni informazione o blocco di informazioni.
2) Panorama dell’uso dei motori di ricerca e la posizione dominante di Baidu
I dati e le statistiche provenienti dalla Cina per ragioni “politiche” sono da prendere un po’ con le pinze, di fatto però Baidu è sicuramente il principale player del mercato mentre Google ha un ruolo di secondo piano.
- 75,5% di revenue per Baidu
- 19,2 % per Google
La posizione di Baidu nei confronti del mercato è di fatto di un “quasi” monopolio dove la compagnia non offre solo servizi di ricerca ma anche:
- una piattaforma di Ad simile a AdWords chiamata Jingjia http://jingjia.baidu.com/;
- un software statistico, simile ad una versione semplificata di Google Analytics http://tongji.baidu.com/
- un’enciclopedia libera Wikipedia http://baike.baidu.com/;
- un servizio di e-commerce da poco in fase di ristrutturazione ;
- e molti altri che potete trovare elencati qui http://en.wikipedia.org/wiki/Baidu
Ha addirittura in programma il lancio di un browser marchiato Baidu, insomma sembra di parlare di Google ma con gli occhi a mandorla.
Pertanto se si desidera essere presenti nei motori di ricerca nel mercato cinese bisogna concentrare gran parte dei propri sforzi verso un nuovo motore di ricerca dalla caratteristiche diverse rispetto a Big G.
3) Differenza di approccio alle SERP
Un’interessante ricerca di Enquiro, mostra la differenza tra l’utilizzo di Google e quello di Baidu da parte degli utenti cinesi: sebbene la ricerca sia un po’ datata, ci possono essere delle considerazioni molto utili.
Il comportamento degli utenti su Google US mostra una scansione verticale sul lato sinistro della pagina per poi approfondire a ricerca orizzontalmente alla ricerca di informazioni interessanti negli snippet (il cosiddetto F-scan).
In Cina, invece, i pattern di scansione oculare della pagina non sono evidenti e si registra un esame diffuso di un’area più estesa della SERP. Probabilmente il motivo di questa differenza è che i caratteri cinesi non si prestano ad una scansione oculare rapida e quindi è necessario un esame più dettagliato delle informazioni contenute nello snippet, inoltre la difficoltà nel riconoscere i risultati sponsorizzati rispetto a quelli organici peggiora la situazione.
Di conseguenza anche il tempo di permanenza medio in pagina è diverso: mentre per Google US è di 30 secondi, per Baidu è di 55 secondi.
4) Costruzione di pagine hub
L’ottimizzazione dell'UX dell'homepage è fondamentale in quanto Baidu tende a mostrare sempre l’homepage dei siti web, rispetto a Google che dà rilevanza anche a pagine interne per query più complesse e mirate.
Probabilmente l’approccio migliore alla progettazione dei siti web informativi e non emozionali è quello della costruzione di lunghe pagine hub: dove sono presenti un grande numero di link ben organizzati e suddivisi per blocchi logici con associate delle immagini che catturino l’attenzione.
In questo caso l’homepage di Chinavisual http://www.chinavisual.com/, di TaoBao http://www.taobao.com/index_global.php e Vancl http://www.vancl.com/ possono essere di sicura ispirazione.
5) Localizzazione:
Le connessioni in Cina sono particolarmente lente e inoltre l’infrastruttura di rete è davvero particolare con filtri governativi, ecc.
Se quindi si vuole fare business online in Cina, è bene prevedere una localizzazione del server ed un’estensione di dominio con ccTLD localizzata (anche se di fatto non è fondamentale).
6) Riscrittura delle URL ed encoding
E’ possibile seguire una riscrittura delle URL in lingua anche con i caratteri cinesi utilizzando l’URL encoding.
Se volete un illustre esempio di ottimizzazione delle URL date pure un’occhiata a Wikipedia versione cinese.
Va detto che la prassi dell’ottimizzazione delle URL in lingua cinese non è particolarmente frequente poiché:
- le persone cinesi tendono ad avere una navigazione per click, più che una navigazione con digitazione di URL visto che si tratta di un’operazione non molto agevole e rapida;
- inoltre il vantaggio della grassettatura degli ideogrammi non risulta così evidente nelle SERP come con i caratteri alfabetici.
7) Keyword brand: Cinese semplificato vs caratteri alfabetici latini
Se parliamo di brand essi potrebbero essere cercati sia con caratteri alfabetici che con caratteri cinesi semplificati: è bene prestare attenzione dell’ottimizzazione delle keyword brand ad entrambe le versioni poiché sono cercate dagli utenti (in genere la versione in Cinese semplificato prevale ).
Qui l’esempio un confronto del volume di traffico fornito da Baidu Index per 奔驰 e Mercedes.
8 ) Combattere la piaga della contraffazione e brand protection
Il fenomeno della contraffazione in Cina è a livelli sicuramente preoccupanti ed il web è un universo che si presta particolarmente ad ospitare taroccamenti sia di merci vendute negli e-commerce che di interi siti web.
Non è sicuramente raro trovarsi siti web che si spacciano per ufficiali, ma che in realtà sono tristi repliche o scimmiottamenti dell’originale.
Qui un paio di esempi per il brand Gucci, uno dei più imitati assieme anche a Louis Vuitton:
http://www.lv-home.com.cn/, http://www.louisvuitton.be/ e http://www.gucci-bao.cn/
Per la questione brand protection e per l’ottimizzazione della SERP brand, Baidu ha un programma chiamato Brand Link che garantisce una diffusa presenza su gran parte dell’area visibile della SERP con un risultato delle ricerche “pilotabile” con logo, testo descrittivo e annunci a pagamento che portano a pagine specifiche.
Di seguito l’esempio di Lancome
http://www.baidu.com/s?wd=%C0%BC%DE%A2
Nella stesura dei metatags è indispensabile fare perno sulla comunicazione dell'autenticità del prodotto venduto e del sito, inoltre nello studio delle parole chiave bisogna avere come massima priorità un ottimo posizionamento del nome del brand e del nome brand + “官网” (sito ufficiale).
Infatti questo tipo di posizionamento, che con Google è scontato, con Baidu purtroppo non lo è.
Inoltre è necessario mantenere un presidio fisso su Baike, la Wikipedia cinese, poiché molto spesso vi sono delle pagine di brand che poi linkano siti web non ufficiali, come ad esempio per Louis Vuitton che linka il sito “tarocco” http://www.louisvuitton.be/ .
9) Il comportamento di Baidu Spider
Baidu, come tutti i motori di ricerca, ha un particolare set di spider:
http://www.baidu.com/search/spider.htm
- spider web: Baiduspider
- mobile: Baiduspider-mobile
- immagini: Baiduspider-image
- video: Baiduspider-video
- notizie: Baiduspider-news
- ecc.
Il comportamento dello spider è differente da quello di Google: Baidu-spider tipicamente tende a scansionare i siti web durante le ore notturne (ovviamente cinesi) e tende ad effettuare accessi più frequenti a pagine con molte pagine figlie e che siano aggiornate di frequente.
Rispetto a Google, la frequenza di spiderizzazione di Baidu spider è maggiore, così come il tempo di analisi di ciascuna pagina, tuttavia riscontra delle difficoltà nel reperimento dei contenuti poiché tipicamente il numero di pagine spiderizzate è inferiore.
Qui due interessanti post sul'argomento:
- http://www.darwinmarketing.com/blog/punctual-baidu-spide-108/
- http://chineseseoshifu.com/blog/seo-baiduspider-googlebot.html
10) Scarsa capacità di Baidu di eliminare i ‘non’ canonical domain
Google nel corso degli anni ha sviluppato un’ottima capacità di comprensione del canonical domain. Baidu, invece, tende a proporre in SERP i diversi domini che se non rediretti per i motori di ricerca possono essere considerati come contenuto duplicato.
Potrebbe essere interessante sfruttare temporaneamente questa falla di Baidu, allo scopo di saturare le SERP per ricerche brand.
Qui un esempio della SERP di Evernote con ai primi posti il sito con la versione con e senza www.
11) Bottoni di social sharing
Se nel sito avete qualche elemento di sharing dei contenuti nei social network un “Share on Facebook “ e un “Tweet this” potrebbero non essere interessanti per gli utenti.
In questo post qualche maggiore dettaglio sui pulsanti di sharing nei social networks in Cina, in quest'altro un'analisi comparativa dei principali 4.
12) Capacità di browsing e spidering di baidu: canonical e nofollow
Baidu tenta di seguire il passo di Google dal punto di vista delle capacità di spidering: da qualche tempo infatti ha iniziato a riconoscere l’attributo nofollow nei link, anche se tuttora non è in grado di riconoscere il rel=canonical.
13) Baidu Page Rank
Baidu ha un algoritmo di valutazione dei link in ingresso diverso rispetto a quello di Google che sembra dare maggiore rilevanza alla numerosità dei link, più che alla loro qualità.
14) Software di statistiche
Google nella sua guida a Google Analytics di avere particolari problemi per il mercato cinese: che di fatto i numeri assoluti non sono affatto affidabili e che Google Analytics può essere utilizzato per la sola valutazione del trend dei visitatori.
Se si desiderano dati affidabili è bene prendere in considerazione l’utilizzo di uno strumento di tracking cinese, come ad esempio Tongji, che è gratuito alla stregua di Google Analytics anche se con funzionalità ridotte.
Praticamente tutti i software di analytics non hanno la versione inglese, pertanto l’utilizzo è davvero difficoltoso.
Di seguito un elenco di software di web analytics cinesi:
- CNZZ: www.cnzz.com
- Baidu Analytics: tongji.baidu.com
- GoStats: gostats.cn
- 51 La: www.51la.com
- 51 Yes: count.51yes.com
- Linezing: www.linezing.com (formerly known as Yahoo Analytics)
Pingback: 7 Motori di Ricerca Alternativi a Google()
Pingback: SEO per la Cina e Baidu – 14 cose SEO per Baidu: dalla Cina col furgone « MikyPedia()
Pingback: » acquisto dominio in cina()
Pingback: Numeri e tecniche per vendere on line all'estero()