Test di usabilità fai da te: le 10 cose che ho imparato da Steve Krug al From The Front
E' passato un po' di tempo da quando ho scritto questo articolo.
Il mondo del digital è sempre in evoluzione e potresti trovare delle informazioni non più aggiornate.
Giovedì 20 settembre grazie a Pagus Media ho potuto partecipare al workshop "Do-It-Yourself Usability Testing" organizzato dalla crew From The Front nella suggestiva cornice del Salone Settecento a Palazzo Isolani, nel cuore del centro di Bologna.
La giornata è stata capitanata da una personalità di spessore mondiale: il mitico Steve Krug, autore di "Don't Make Me Think" e "Rocket Surgery Made Easy", colui che ha sempre professato il concetto di usabilità semplice, da fare in casa, senza paranoie e senza paura di sbagliare.
Foto scattata durante il corso da Alessandra Farabegoli, pubblicata nel suo account Twitter
1- Take it easy, don't be afraid
La cosa che più mi ha colpito è la naturalità con la quale Steve ha parlato di usabilità, il concetto è semplice: non aver paura di coinvolgere gli utenti, in fondo un sito web è costruito per loro! E' solo coinvolgendo gli utenti che potrai fare un lavoro su misura e offrire un'esperienza soddisfacente.
2- Sito web con un processo in costante evoluzione
Se sei coinvolto nello sviluppo di un sito web, non devi pensarlo come un monolite, come un processo con un inizio ed una fine. Un sito web è un prodotto digitale e come tutti i prodotti complessi dev'essere soggetto a migliorie che vanno andare incontro alle esigenze di chi lo usa.
3- Non essere innamorato della tua idea, mettiti in gioco
Ogni persona coinvolta in un progetto web ha le sue convinzioni: il business immagina il sito come un collage di call to action perchè il suo imperativo è vendere, lo sviluppatore pensa al sito web come un'entità complessa in grado di elaborare le richieste più impensabili, l'art director vuole un trionfo di creatività. Nessuno pensa agli utenti, ognuno pensa in base alla mansione che ha nel progetto (chiamiamola deformazione professionale :-) ).
Il sito web, vivendo di continui compromessi, potrebbe avere dei difetti anche causati dall'imposizione di scelte errate.
Non bisogna innamorarsi delle proprie idee: metterle a test è sintomo di intelligenza e può essere fonte di ispirazione per reperire dei miglioramenti utili all'utente finale.
Vedere un utente usare il tuo sito può valere più di 1000 riunioni!
4- La costanza premia
Basta una mattina al mese: tre utenti ed un veloce debreif durante la pausa pranzo con una mail di recap che individua le tre criticità principali scaturite dagli utenti osservate.
E' necessario schedulare le attività per un lungo periodo, sempre nello stesso giorno del mese per evitare il rischio di veder naufragare il test tra le mille urgenze che contraddistinguono la nostra vita lavorativa.
Rendere il test un appuntamento fisso, può essere un buon modo per creare una piacevole consuetudine, un momento di incontro e scambio per tutto il team.
5- L'usabilità deve costare poco
L'usabilità è una disciplina storicamente nuova, soprattutto per il mercato italiano: ci sono pochissime aziende specializzate e molto spesso hanno dei costi difficili da digerire per un'azienda che vuole iniziare.
Per avere chance di entrare negli ingranaggi dei progetti web deve costare poco: a partire dalla fase di test fino ad arrivare (se possibile) alla fase di risoluzione dei problemi.
6- Migliorare pian piano è meglio che fare redesign
Chi analizza o testa interfaccia potrebbe avere spesso l'istinto di voler "rifare tutto" per cercare la soluzione ideale scontrando molto spesso con il tema dell'infattibilità o dell'utopia.
Per rendere l'usabilità effettivamente utile bisogna ricercare piccoli fix piuttosto di un redesign completo. La ricerca di soluzioni indolori potrebbe aiutare anche la sinergia tra i vari componenti del team che lavorano su un progetto.
7. It's all about process and culture
Iniziare a coinvolgere gli utenti ha sopratutto degli ostacoli "politici" e di relazioni: se sei un attore esterno incontrerei delle resistenze da parte di chi ha sviluppato il sito, se hai sviluppato il sito hai paura che ti venga "contestato" il tuo operato, se lo fai in-house hai paura che gli utenti dicano cose che possano dar fastidio ai manager, se stai sviluppando un nuovo servizio hai paura della riservatezza.
Insomma tanta paura: per sfatare la paura serve cultura, consapevolezza interna e la convinzione che l'utente ha sempre ragione.
8- L'usabilità deve passare dal coinvolgimento del team
La sala degli osservatori durante i test dovrebbe essere gremita come una curva da stadio: vedere gli utenti suscita sempre curiosità e interesse perchè si osserva l'obiettivo principale del nostro lavoro, vedere una persona che lo usa. Coinvolgere la persone e farle partecipare può far aprire gli occhi e abbattere i muri di resistenza delle aziende.
I problemi che l'utente incontra diventano condivisi (e non "i problemi del consulente"), si cercano soluzioni condivise e si costruisce sinergia e lavoro di squadra.
In un futuro i task potrebbero essere proposti addirittura anche dagli sviluppatori o dal business, quindi si passa da un modello accentratore dove c'è un responsabile ad un vero e proprio lavoro da task force interna.
9- Testare ti dà sempre delle belle sorprese
Ogni volta che mi è capitato di vedere un test di usabilità ho sempre avuto delle sorprese e quella sensazione/tentazione di voler spingere l'utente con il pensiero dove volevo senza riuscirci...troppo frustrante...
Per sintetizzarla con un tweet di Nicola Bonora
Usability test: entri che ti senti figo ed esci racchio
10- testare testare testare
E' solo con la pratica e l'esperienza che si diventa grandi :-)
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